mercoledì 3 dicembre 2014

La casa è il nostro corpo più grande e non è mai senza sogni

La casa è il vostro corpo più grande. Vive nel sole e si addormenta nella quiete della notte; e non è mai senza sogni. Kahlil Gibran

Questa è la prima notte che passo nella mia nuova casa. Nell’aria c’è ancora quell’odore artificiale della vernice fresca e dei mobili nuovi. Mi sono addormentata con un brivido, contenta dell’indipendenza conquistata e di essere stata, all’interno delle familiari mura domestiche, un piccolo dio creatore.
Eppure, perché il mio Eden sia completo manca ancora qualcosa. È come se nel mio giardino mancasse una creatura che mi rassomigli.
Ecco cosa manca. Un’opera d’arte.
Ma non l’arte inerte che si studia sui libri. Io voglio qualcosa di vivo, che sia come un vestito tagliato su misura per me, qualcosa che parli con una voce che è solo sua, anzi che mi canti, come in una vecchia canzone di Mina, “Sono come tu mi vuoi”.
Un’opera d’arte, unica e raggiungibile, anche per il mio portafogli. Un artista emergente, ecco cosa ci vorrebbe, un artista che porti la bellezza in casa mia. Per realizzare ciò che mi diceva mia nonna da bambina, “preferirei avere rose sul tavolo che diamanti al collo”.
Io sono Dorothea e come la mia alter ego americana, Dorothy Gale del Kansas, credo che “nessun posto sia bello come casa mia”.
Da oggi comincia la mia ricerca dell’opera d’arte per la mia casetta.
La mia opera d’arte.


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